La valle dell’Adige è una delle valli più interessanti dell’arco alpino. Non solo per il suo essere canale di comunicazione, con il valico del Brennero, tra l’Italia e la mitteleuropa, ma soprattutto per la sua struttura naturale e antropica, caratterizzata da grandi e fertili aree agricole e da un originario sistema insediativo, storicamente ordinato in piccoli borghi lungo il fiume e allo sbocco dei solchi vallivi. A partire dal secondo dopoguerra questo sistema insediativo e agricolo con forti potenzialità identitarie, simboliche ed espressive ha in parte ceduto il passo a una forte pressione antropica che è sfociata in un’urbanizzazione e infrastrutturazione che talvolta ha compromesso il suo fragile equilibrio.
Per capire e spiegare quanto e come è cambiato l’uso del territorio in questa «terra di mezzo» Do.it/Ambiente Trentino e le sezioni di Trento e di Bolzano dell’Istituto Nazionale di Urbanistica hanno ideato nel 2012 un’indagine fotografica che concentra l’attenzione su uno dei tratti più emblematici del territorio regionale, quello compreso tra le periferie nord di Trento e sud di Bolzano. Un territorio che sfugge a classificazioni univoche e non è mai stato oggetto di uno studio unitario, anche in ragione dei moderni confini e della separazione amministrativa legata alle due province autonome. Parliamo, insomma, di una terra di confine molto particolare.
“A nord di Trento, a sud di Bolzano” (ANTASB) è giunto alla sua quarta edizione grazie alla comune volontà dei principali attori istituzionali del territorio: Comunità Rotaliana-Königsberg, Comunità Comprensoriale Oltradige-Bassa Atesina, Comune di Trento e Comune di Bolzano, sotto l’egida e il sostegno della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol.
Gli obiettivi di ANTASB sono sempre stati individuati nella collaborazione e confronto tra enti rappresentativi in un territorio geograficamente compatto e, per lungo tempo, istituzionalmente coeso; la riformulazione e la valorizzazione del senso di identità territoriale nella diversità linguistica e culturale. Ai numerosi partner di volta in volta coinvolti nelle iniziative Antasb è stato chiesto di aderire e condividere questi obiettivi.
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